L’attività di ricerca istituzionale e scientifica e di terza missione

L’attività di ricerca comprende:

  • l’insieme delle attività di natura ‘obbligatoria’ previste dalla legge, dallo Statuto o da atti amministrativi di alto livello, richieste in modo formale da istanze della pubblica amministrazione centrale o territoriale, i cui risultati possono trovare applicazione per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese.Compiti e indirizzi di ricerca istituzionali sono attribuiti all’Istituto dal decreto istitutivo (art. 10 D.Lgs. n. 150/2015), oltre a derivare dal suo ruolo di Organismo intermedio del Programma Operativo Nazionale SPAO sulla base di una specifica convenzione con l’Autorità di Gestione (Anpal), e dalla partecipazione dell’Istituto al Sistema statistico nazionale (SISTAN).
    Tra le attività di ricerca ex lege o per conto del Ministero del Lavoro rientra la produzione ricorrente di alcuni rapporti tra cui: il Rapporto sul sistema nazionale di formazione professionale, sullo stato e le prospettive del sistema nazionale di formazione professionale; il Rapporto annuale sull’apprendistato; il Rapporto sull’offerta di Formazione Professionale; il Rapporto annuale di monitoraggio delle azioni formative nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione sullo stato dell’arte dei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), compreso il sistema duale in IeFP; il Rapporto annuale al Parlamento sulla Formazione continua in Italia, sulle iniziative di formazione condotte nel Paese, con particolare riguardo ai risultati delle policy e degli strumenti di sostegno pubblici e privati; il Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 68/1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili).
    Sul tema dell’invecchiamento attivo l’Istituto collabora poi con il Ministero per la messa in opera ed il monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano di azione internazionale di Madrid sull’invecchiamento (MIPAA); partecipa altresì alle attività di coordinamento nazionale promosse in materia dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2019-2022).Con la Direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro l’Inapp collabora alle ‘Attività di intervento, analisi, monitoraggio e valutazione sulle politiche di integrazione rivolte ai cittadini di Paesi terzi’.Quale Organismo intermedio del PON SPAO e in continuità con l’attività svolta precedentemente in quanto soggetto beneficiario del Fondo sociale europeo, l’Istituto è impegnato nelle azioni relative a Occupazione (Asse I del PON), Istruzione e formazione (Asse II), Capacità istituzionale e sociale (Asse IV), Asse Assistenza tecnica (Informazione e comunicazione).

  1. le rilevazioni e gli studi derivanti dalla definizione autonoma di orientamenti, strategie da perseguire e temi da approfondire, partendo da una lettura della realtà presente e anticipando i possibili scenari futuri. Tale attività di ricerca ha carattere multidisciplinare, è integrata per quanto possibile da confronti internazionali e si basa su standard scientifici e metodologici rigorosi per costruire una solida base scientifica per le scelte politiche e la formulazione di elementi valutativi sugli effetti delle stesse.

L’attività di terza missione dell’Istituto consiste principalmente nella condivisione dei risultati della ricerca attraverso canali di diffusione non accademici, con la rielaborazione dei risultati di ricerca in un linguaggio adatto alla comprensione anche di un pubblico non specializzato; nella condivisione dei risultati dell’attività di ricerca con le parti interessate attraverso piattaforme aperte (tra cui l’Open Archive Inapp); nella progettazione, realizzazione e partecipazione a iniziative di natura sociale, educativa e culturale destinate ad un pubblico specializzato e non (istituzioni, università, scuole, imprese, associazioni, fondazioni ecc.); nel coinvolgimento di esperti in processi di ‘revisione tra pari’, per garantire la qualità di progetti scientifici o per convalidare i risultati dei lavori di ricerca, favorendo anche la collaborazione con ricercatori esterni, esperti negli stessi ambiti scientifici per cui si richiede la valutazione.