Le professioni comprese in questa unità analizzano, progettano, sviluppano e collaudano i sistemi di gestione di banche dati, garantendone e controllandone le prestazioni ottimali e la sicurezza. Definiscono e predispongono i sistemi di backup e le procedure per preservare la sicurezza e l'integrità dei dati.

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Nuovo sistema di competenze

Nel futuro, questa figura professionale dovrà maturare la capacità di gestione dei big data e prestare sempre maggiore attenzione alle problematiche connesse alla cyber security, anche nel caso di utilizzo di storage su cloud. In ambito sanitario anche questo profilo professionale dovrà prestare, inoltre, specifica attenzione alle tematiche della tutela della privacy, in particolare attraverso l’utilizzo di strumenti di mascheramento/crittografia per i dati sensibili.

Ridefinizione degli assetti professionali

Si tratta di una figura professionale per la quale, da un punto di vista quantitativo, si prevede un fabbisogno stazionario rispetto al periodo attuale. Sotto il profilo qualitativo, invece, il ruolo di questo esperto, specialista in basi dati, dovrà contraddistinguersi soprattutto per un costante aggiornamento rispetto all’evoluzione delle tecnologie, sempre più orientate nella direzione di offrire risposte rapide ed efficienti e in tempo reale agli utenti (instant messaging, social network, ecc.). Questa tendenza sta già esercitando, e sempre più lo farà in futuro, un impatto rilevante sulle architetture dei database (ad esempio, database orientati ad oggetti o no-SQL). In quest’ottica di cambiamento tecnologico anche il datawarehouse si sta evolvendo nella direzione dei big data, ambito tecnologico nel quale si muove la figura emergente del data scientist. Proprio a partire dall’utilizzo di un linguaggio comune, gli analisti e progettisti di basi dati potranno, dunque, nel prossimo futuro rappresentare l’interlocutore privilegiato per questi nuovi professionisti.

Di seguito i principali compiti che caratterizzano la UP individuata, così come risultanti dall'Indagine Campionaria sulle professioni realizzata congiuntamente dall’Isfol (ora INAPP) e dall’Istat nel 2014. Segue, il dettaglio delle indicazioni dei partecipanti al Tavolo in merito all'esistenza eventuale di compiti innovati rispetto a quelli già presenti e/o di compiti completamente nuovi.

Compiti Attuali
  • progettare, sviluppare e collaudare sistemi di gestione di banche dati
  • controllare la qualità dei dati ricevuti
  • estrarre dati da archivi informatici
  • predisporre i sistemi di backup e di salvataggio dei dati
  • effettuare controlli sull'efficienza dei sistemi informativi
  • curare la conservazione, la protezione e l'eventuale ripristino di dati informatici
  • redigere o presentare rapporti o documenti tecnici
  • fare formazione/informazione al personale o agli utenti finali
  • eseguire test di funzionamento
Compiti Innovati
  • La maggior parte dei compiti identificati per questa figura professionale risulta tuttora valida e attuale, sembra, però opportuno innovare alcuni compiti: curare la conservazione, la protezione e l'eventuale ripristino di dati informatici (backup, ridondanza e alta affidabilità); effettuare controlli sull'efficienza dei sistemi informativi, monitorando e migliorando la capacità e le performances del database, anche in funzione di eventuali bisogni di espansione futuri.
Compiti Nuovi
  • A fronte dell’evoluzione del ruolo delineata, si segnalano ulteriori nuovi compiti: pianificare, coordinare e realizzare misure di sicurezza per salvaguardare il database; saper usare strumenti di mascheramento dati per i dati sensibili, in un’ottica di tutela della privacy.

Tendenze del cambiamento rispetto alla rappresentazione attuale della Unità Professionale(*)

Per quanto riguarda le conoscenze e le skill esse sono state analizzate per verificare la direzione assunta dal cambiamento anche in termini di incremento, mantenimento o diminuzione del peso di ognuna di esse, a partire da come sono attualmente declinate nella banca dati e relative alla Figura Professionale considerata. Le due tabelle seguenti contengono le prime 10 conoscenze e le prime 10 skill così come risultanti dall'Indagine Campionaria citata. In alcuni casi esse sono più di 10 in ragione del fatto che si è scelto di utilizzare il 10° valore, che in alcuni casi può riguardare più una conoscenza o skill. L'ordine delle conoscenze e delle skill è determinato dal fattore importanza.

Importanza
Complessità
Conoscenze
Lingua italiana
61 →
56 →
Informatica ed elettronica
61 ↑
52 ↑
Lavoro d'ufficio
55 →
50 →
Lingua straniera
53 ↑
47 →
Servizi ai clienti e alle persone
45 ↑
41 →
Matematica
43 →
43 →
Ingegneria e tecnologia
35 →
36 →
Amministrazione e gestione di impresa
30 →
27 →
Commercializzazione e vendita
27 →
23 →
Telecomunicazioni
25 →
22 →
Skills
Comprendere testi scritti
80 ↑
70 →
Ascoltare attivamente
78 ↑
73 ↑
Parlare
75 ↑
66 →
Risolvere problemi complessi
73 ↑
62 →
Apprendimento attivo
70 ↑
69 →
Scrivere
70 →
62 →
Senso critico
68 ↑
67 ↑
Gestire il tempo
67 ↑
62 →
Capacità di analisi
66 ↑
63 →
Adattabilità
61 ↑
60 →

In alcuni casi sono indicate ulteriori conoscenze e competenze che i partecipanti al Tavolo hanno considerato come necessarie nel futuro scenario e non presenti tra le prime 10 individuate dall'Indagine.

INDICAZIONI PER IL SISTEMA DELL’EDUCATION
Per accedere al ruolo di analisti e progettisti di basi dati è opportuna una laurea in discipline scientifiche (preferibilmente in informatica), seguita da percorsi di specializzazione/master sui database, nonché da un aggiornamento continuo per riuscire ad essere sempre concorrenziali sul mercato e al passo con le nuove tecnologie. Coerentemente con il set di competenze richieste, questi percorsi dovranno prevedere anche una adeguata formazione rispetto ai temi dei big data, del cloud e della sicurezza informatica.


Fonte: INAPP in collaborazione con esperti di settore delle istituzioni, parti sociali e mondo imprenditoriale ed accademico