Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

25.11.2022 – La violenza di genere si consuma sul piano fisico, sessuale, psicologico o economico, costituendo una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne. Essa comprende anche le minacce di compiere atti di violenza, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella personale. La violenza sulle donne, infatti, non attiene solo alla sfera privata ma ha conseguenze devastanti su tutte le relazioni sociali, lavorative e produttive delle donne che ne sono vittime.

La necessità di sostenere la conoscenza e la sensibilizzazione sul fenomeno ha condotto l’Inapp, attraverso il suo Comitato Unico di Garanzia (CUG), alla decisione di promuovere diverse iniziative per il contrasto alla violenza di genere: un percorso volto a una maggiore consapevolezza e responsabilizzazione che è stato delineato nell’ultimo Piano Triennale di Azioni Positive (2022-2024). Il Piano impegna l’Istituto nell’adempiere non solo formalmente a quanto previsto dalla Direttiva della Funzione Pubblica n. 2 del 2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”, ma anche operativamente, dando un impulso preciso per introdurre azioni positive all’interno del contesto organizzativo e di lavoro.

Il percorso di sensibilizzazione e formazione sul tema pensato e definito nel PTAP si rivolge a tutto il personale che lavora nell’Istituto e prevede diversi momenti di confronto e discussione.

La prima occasione di confronto si è tenuta lo scorso 28 settembre, con il seminario La violenza di genere: prevenzione e contrasto. Percorsi di consapevolezza, cui hanno partecipato: Antonella Proietti (Rete dei CUG), Anna Grimaldi (presidente del CUG Inapp), Monica Esposito (vicepresidente del CUG), Graziella Priulla (sociologa della comunicazione e della cultura), Elisa Ercoli (presidente dell’Associazione Differenza Donna), Lorenzo Gasparrini (filosofo e formatore femminista). Il seminario ha permesso di attivare un processo di apprendimento attivo, offrendo la possibilità di condividere esperienze, idee, questioni aperte, valorizzando e arricchendo abilità e competenze specifiche.

Nella stessa giornata è stata inoltre apposta nella panchina rossa dell’Istituto, simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne, una targa indicante il 1522, numero gratuito di pubblica utilità per le donne vittime di violenza e stalking.

Attualmente è in corso di realizzazione il percorso formativo La violenza di genere: analisi e strumenti per riconoscerla e contrastarla, svolto in collaborazione con l’Associazione Differenza Donna, che prevede un ciclo di cinque incontri rivolti al personale dell’Istituto, nel periodo ottobre-novembre 2022, con l’obiettivo di analizzare e condividere il fenomeno della violenza di genere considerando il contesto nazionale e internazionale di riferimento, la definizione della violenza di genere, il ruolo di pregiudizi e stereotipi nel suo diffondersi, le discriminazioni agite nel mondo del lavoro, i possibili percorsi di uscita dalla violenza.

Il tema è cruciale e pertanto l’Inapp, sempre su stimolo fondamentale del suo CUG e su iniziativa del Direttore Generale Santo Darko Grillo, ha deciso di realizzare una serie di iniziative in condivisione anche con altri enti pubblici di ricerca: è stato quindi organizzato il seminario Violenza di genere: il percorso formativo Inapp per il prossimo 28 novembre 2022 nell’ambito del progetto Inapp Academy, una comunità di competenze e community della PA creata su iniziativa dell’Istituto per implementare innovazione e condivisione di conoscenza, elementi cruciali anche quando si parla di violenza di genere.

La conoscenza e la consapevolezza dei fenomeni della discriminazione e della violenza sulle donne sono infatti dirimenti per prevenire e far emergere situazioni di discriminazione e violenza sulle donne, fenomeni per i quali nessun ambito personale o lavorativo è da considerarsi esente e per i quali, pertanto, è fondamentale creare percorsi di consapevolezza individuale e collettiva.