La produzione editoriale dell’Inapp raccoglie e valorizza i risultati delle attività di ricerca tecnico-scientifica dell’Ente, i quali trovano collocazione nelle collane d’Istituto (Inapp Report, Inapp Paper, Inapp Working paper), nella rivista scientifica Sinappsi e nei fuori collana (Rapporto INAPP, Rapporti istituzionali ed ex-lege), disponibili ad accesso libero nell’archivio istituzionale. Tutto il patrimonio editoriale e documentale dell’Istituto, comprensivo di relazioni tecniche, presentazioni e articoli prodotti dai ricercatori dell’Inapp è disponibile ad accesso aperto nell’Open archive.
In evidenza
XXIV Rapporto sulla formazione Continua: annualità 2023-2024
01-04-2025
INAPP
Il Rapporto sulla Formazione continua in Italia offre un’ampia analisi sulla partecipazione formativa degli adulti, sulla domanda e offerta di formazione per gli occupati (dipendenti e autonomi) e sul ruolo della Formazione continua per affrontare le transizioni digitale, ecologica e demografica, con riferimento al biennio 2023-2024. I dati quantitativi e qualitativi e le evidenze che emergono dal Rapporto devono quindi essere letti nell’ambito di un quadro di coordinamento strategico degli interventi definiti a livello nazionale per rispondere alla sfida dei fabbisogni di competenze e professionalità derivanti dalle transizioni in atto, alla luce dei principi trasversali delineati nel PNRR, delle novità ordinamentali introdotte dal decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 convertito con legge 3 luglio 2023, n. 85 (decreto lavoro) e relativi decreti attuativi e di altri atti normativi e documentali strategici, di rilievo europeo, nazionale ed internazionale. Il Rapporto è suddiviso in due parti: la prima è dedicata all’analisi dell’evoluzione istituzionale e normativa del contesto nel quale i sistemi di istruzione e formazione professionale sono chiamati a svolgere la loro funzione strategica; la seconda parte prende in considerazione le policy di formazione continua attivate nel periodo osservato, con particolare attenzione sia a quelle messe in campo a livello regionale, sia a quelle gestite dai Fondi paritetici interprofessionali.
Verso l’interoperabilità. Una sperimentazione di interconnessione tra strumenti e piattaforme ICT dell’Inapp
09-04-2025
Chiurco Francesco, Cioccolo Valeria, Sofronic Boris
Il Working paper presenta i risultati di una ricerca finalizzata a esaminare le possibilità di interconnessione e integrazione degli strumenti e piattaforme ICT dell’Inapp, attraverso un’analisi sperimentale delle tecnologie per l’interoperabilità. Lo studio mostra, inoltre, le sfide tecniche e metodologiche che un ente di ricerca pubblico deve affrontare per la creazione di sistemi integrati, anche in quanto deve necessariamente adeguare le proprie strategie a standard europei e nazionali su open science e open data, si veda ad esempio quanto stabilito dalle linee guida dell’Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) o dallo European Interoperability Framework della Commissione europea. Il progetto rappresenta un primo passo verso un auspicabile ecosistema digitale interoperabile e integrale.
Generazioni e socializzazione organizzativa nell’era tecnologica
04-04-2025
INAPP, Aversa Maria Luisa, Iadevaia Valeria, D'Alessio Anna Maria, Manente Francesco
L’ormai crescente innalzamento dell’età media della popolazione, l’incremento della numerosità nelle classi di età superiori ai 50 anni e la diminuzione del tasso di fertilità, solo in parte bilanciati dall’andamento dei fenomeni migratori, fanno sì che l’Italia sia il secondo Paese al mondo, dopo il Giappone, per flessione de mografica. L’invecchiamento crescente della popolazione e della forza lavoro va anche letto e interpretato rispetto ai processi sempre più veloci e pervasivi delle trasformazioni tecnologiche. Tali cambiamenti stanno generando effetti sui modelli organizzativi, sull’occupazione e sulle competenze, favorendo la creazione di nuovi sistemi, metodi e criteri di pensare e operare. Un effetto dell’invecchiamento della forza lavoro e della procrastinazione dell’uscita dal mondo del lavoro è la compresenza di più generazioni nello stesso luogo lavorativo. Lo scopo del presente lavoro è approfondire il tema della socializzazione nei contesti lavorativi, alla luce delle profonde trasformazioni in atto connesse allo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate e al progressivo invecchiamento della forza lavoro secondo un approccio multidimensionale: dal lato dei lavoratori, analizzando la loro risposta alle pratiche di socializzazione organizzativa, da quello delle imprese, esaminando le strategie implementate per facilitare tale processo. Le evidenze scaturite dall’analisi di alcune recenti ricerche quantitative Inapp, offrono interessanti spunti per comprendere le dinamiche della socializzazione intergenerazionale e il ruolo che questa svolge nel contesto delle trasformazioni digitali in atto.
AI occupational exposure and wage distribution: the case of Italy
27-02-2025
Brunetti Irene, Mussida Chiara
Questo articolo esamina la relazione tra l’esposizione all’intelligenza artificiale (IA) delle occupazioni e i salari guardando all’intera distribuzione salariale. A partire da un dataset di tipo employer-employee arricchito dalle informazioni derivanti da una survey contenente informazioni dettagliate sulle caratteristiche di ogni singola occupazione, stimiamo un modello di regressione quantilica non condizionata per un campione di lavoratori dipendenti italiani nel periodo 2011-2019. Al fine di verificare l’esistenza di un differenziale salariale attribuibile esclusivamente al tipo di occupazione, definito sulla base di un indicatore di esposizione potenziale che cattura soprattutto la complementarietà all’IA, stimiamo anche il modello di decomposizione Oaxaca-Blinder (1973). I risultati evidenziano l’esistenza di un premio salariale associato alle occupazioni altamente esposte/complementari all’AI, soprattutto per quei lavoratori che si trovano nella parte alta della distribuzione, mentre si riduce per quei lavoratori che si trovano nella parte centrale suggerendo che l’intelligenza artificiale potrebbe aggravare la disuguaglianza salariale tra lavoratori a bassa e ad alta retribuzione, contribuendo così al perdurare di un mercato del lavoro polarizzato.
L’insostenibile inattività. Il lavoro delle donne che manca, nella transizione demografica in Italia
07-03-2025
Cardinali Valentina
La progressiva contrazione della classe 15-64 anni in un Paese in rapido invecchiamento e a bassa natalità, pone problemi di crescita economica e di sostenibilità complessiva del sistema di welfare. Se gli over 65 oggi al 24,3 % nel 2050 arriveranno al 34,5% e gli over 85 dal 3,8% saliranno al 7,2%, mentre la forza lavoro tra i 15 e 64 anni dal 63,5% scenderà al 54,3%, significa che per garantire la sostenibilità delle politiche passive nella transizione demografica, avremo bisogno di investire sull’incremento delle persone occupate in età attiva, a partire dalle fasce di popolazione che non partecipano, o che partecipano non sufficientemente, al mercato del lavoro. In questa prospettiva il tema della quota di donne inattive, che stabilmente non partecipa al mercato del lavoro può essere considerata una risorsa strategica da attivare. Attraverso l’integrazione di ISTAR RFCL e di INAPP PLUS, il paper illustra le dimensioni e le caratteristiche dell’inattività femminile in Italia, con un focus specifico sulla componente dell’inattività più vicina al mercato del lavoro (forze lavoro potenziali) analizzata nella specifica fascia di età 15-64. La comprensione della localizzazione di questo potenziale, delle motivazioni che generano la condizione di non lavoro e delle condizioni economiche e di contesto, ritenute valide per la fuoriuscita dall’inattività, può fornire alcuni elementi di riflessione su come la quota di donne inattive e un investimento nel ruolo del caring possano fornire un contributo alla gestione della transizione demografica in Italia.
L’offerta di orientamento in Italia. Una mappa aggiornata dei servizi
19-02-2025
INAPP, Ancora Anna, Bartoli Giovanni, Grimaldi Anna, Maiorano Antonietta
L’orientamento al lavoro rappresenta un tema di importanza centrale, perché fornisce il supporto necessario a effettuare scelte consapevoli e responsabili in ogni fase del percorso educativo e professionale. Programmare il proprio futuro è un’impresa assai ardua soprattutto per i più giovani, in considerazione della variegata offerta nel panorama educativo e delle dinamiche mutevoli del mercato del lavoro. I servizi di orientamento, quindi, sono l’elemento chiave di un processo volto a facilitare l’accesso al mercato del lavoro dell’individuo, supportandone al contempo la crescita, l’evoluzione personale e il consolidamento della posizione nella società. Il presente rapporto esplora l’attuale contesto, prestando particolare attenzione al ruolo dei servizi di orientamento nelle scelte dei giovani in relazione ai percorsi di istruzione, formazione e realizzazione professionale. Lo studio eseguito vuole tracciare il punto da cui partire per ulteriori riflessioni e approfondimenti, allo scopo di fornire a policy maker e stakeholder indicazioni utili alla progettazione e all’implementazione di misure inedite di intervento. L’obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare i servizi, accrescere il livello di partecipazione al mercato del lavoro e sostenere in modo adeguato la transizione dei giovani nel futuro.
Exploring skills in the green transition: new insights from Italian data world
17-02-2025
Brunetti Irene, Frattini Federico Fabio, Kuntze Martino, Ricci Andrea, Vona Francesco
Il paper, utilizzando più dataset, esamina le transizioni occupazionali e il ruolo che le competenze hanno nella transizione verde e nella mobilità occupazionale in Italia. A partire da studi passati, identifichiamo 28 General Green Skills (GGS), che comprendono principalmente competenze analitiche, tecniche e di monitoraggio, le quali si sovrappongono in modo significativo con le General Brown Skills (GBS), poiché 13 su 18 GBS sono presenti anche tra le GGS. L’articolo discute, inoltre, le diverse metodologie che possono essere adottate per costruire delle misure di distanza tra le competenze, valutando diverse alternative. La misura scelta, ottenuta dalla combinazione dell’analisi fattoriale con una distanza di Manhattan (non ponderata), risulta essere negativamente correlata con la mobilità occupazionale: la transizione verso occupazioni green attenua l'influenza della distanza delle competenze, mentre le competenze sembrano non avere un ruolo nelle transizioni tra le occupazioni brown.
Digitalizzazione e invecchiamento della forza lavoro nelle piccole e medie imprese italiane
03-02-2025
INAPP, Aversa Maria Luisa, Checcucci Pietro, Iadevaia Valeria
La transizione demografica e la digitalizzazione rappresentano sfide cruciali per l’Europa, influenzando produttività, coesione sociale e sostenibilità dei sistemi di welfare. Nel 2023, la Commissione europea ha presentato un piano strategico per affrontare l’invecchiamento della popolazione, il calo della forza lavoro e il divario digitale, puntando a una visione inclusiva per il 2030. Per l’Italia si sottolinea l’urgenza di colmare il gap di competenze digitali e potenziare il ruolo di PMI e start-up nell’economia. Il lavoro presentato in questo volume esplora l’atteggiamento delle PMI italiane rispetto all’invecchiamento della forza lavoro, aggiornando una ricerca del 2014. Attraverso un’indagine su un campione rappresentativo, la ricerca ha cercato di rispondere a domande centrali per il dibattito nazionale ed europeo: come le imprese percepiscono e gestiscono l’invecchiamento delle risorse umane, quali strumenti di age management adottano per contrastare l’obsolescenza delle competenze, e come le strategie di innovazione tecnologica influenzano il fabbisogno di competenze. I risultati sono messi a confronto con altre indagini dell’Inapp in tema di competenze, qualità del lavoro e digitalizzazione di alcuni settori particolarmente interessati dalle trasformazioni tecnologiche. In allegato, anche l'Executive Summary.