La valutazione per uno sviluppo equo e sostenibile

05.04.2018 – L’Associazione Italiana di Valutazione (AIV) per la XXIesima edizione del proprio Congresso Nazionale ha scelto di affrontare un argomento di grande attualità nel dibattito scientifico internazionale ossia quello dello sviluppo sostenibile inteso come tema dal quale discendono una serie di concetti chiave quali: la crescita, il benessere, l’equità, la partecipazione, la resilienza, la coesione sociale e molti altri.

Di tutto questo si discute nella tre giorni organizzata a L’Aquila tra il 5 e il 7 aprile allo scopo di analizzare il ruolo della valutazione all’interno del progetto di sviluppo equo e sostenibile così come indicato dall’Agenda 2030 lanciata dalle Nazioni Unite nel 2015. La sfida che l’Onu propone a tutti i Paesi è quella di definire un nuovo modello di sviluppo territoriale che coniughi la dimensione ambientale con quella economica, sociale e culturale in un’ottica integrata. L’AIV da parte sua ha voluto coinvolgere addetti ed esperti per confrontarsi sulla molteplicità di approcci che la valutazione può impiegare per assolvere ai bisogni dei territori e nello stesso tempo incrociarli con i grandi obiettivi fissati dalle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals – SDG). Il Congresso si tiene presso le sedi del Gran Sasso Science Institute de L’Aquila, un luogo simbolo della ricostruzione dei territori e della rinascita delle comunità e ha coinvolto molti specialisti e ricercatori chiamati a presentare i propri contributi sul tema.

Per l’INAPP sono selezionati e discussi tre contributi afferenti ai temi della valutazione delle politiche di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze e alla valutazione degli impatti sociali generati dagli Enti di terzo Settore e delle imprese sociali. Il primo paper, ad opera di Matteo D’Emilione e Giovanna Giuliano, offre un’analisi degli ultimi dati provenienti dalla quarta European Quality Survey (EQLS) relativa al 2016 che presenta un focus sulla qualità percepita dai cittadini rispetto ad un set ampio di servizi pubblici offerti, proponendo una prima interpretazione  dei dati rispetto a due principali dimensioni: quella territoriale e quella socio-economica. Paolo Raciti e Paloma Vivaldi, invece, presentano un contributo nel quale viene illustrata l’applicazione del modello di analisi multidimensionale della deprivazione MACaD (Multidimensional Analisys of Capabilities Deprivation) ai minori figli di famiglie beneficiarie della Carta Acquisti Sperimentale (CAS) attraverso una serie di strumenti quali l’Indice di benessere Standard dei Minori (BeST-Mi) e le due scale per la misurazione del Benessere Emotivo del Bambino (BEB) e dell’Adolescente (BEA). Infine, il terzo paper, realizzato da Cristiana Ranieri, affronta il tema delle implicazioni degli ecosistemi nei framework analitici presentando i risultati conseguiti attraverso ricerche, studi e analisi condotte negli anni in tema di economia sociale, non profit, inclusione sociale e sistemi territoriali. Il punto di osservazione dell’indagine tiene in considerazione soprattutto l’intenzione delle amministrazioni che attraverso le policy a livello locale puntano a massimizzare gli effetti dell’azione socialmente responsabile in termini di impatto e infrastrutture sociali.