A 150 anni dalla prima edizione tenutasi in Belgio, il 34° International Geographical Congress rappresenta il più importante evento scientifico per la comunità degli studiosi di temi geografici di tutto il mondo. L’iniziativa in programma quest’anno (già calendarizzata ad Istanbul nel 2020 e successivamente posposta per l’emergenza pandemica) è intitolata all’incontro tra continenti proprio per esaltare la dimensione globale del confronto tra accademici e ricercatori di tutti i Paesi. Promosso da IGU e Università di Istanbul, il congresso ospita dal 16 al 20 agosto keynote speakers di grande rilievo (tra cui Juha Uitto e Mike Meadows) e moltissime sessioni tematiche parallele, incentrate sulle maggiori problematiche dell’Antropocene quali conflitti geopolitici, fenomeni migratori, cambiamenti climatici, rapporti tra globale e locale. Tutti i panelist delle sessioni tematiche sono stati selezioni dal Comitato Scientifico dell’evento tramite procedure competitive a scala internazionale.
L’ambito della Population Geography concentra diversi contributi scientifici relativi a processi demografici, dinamiche territoriali e processi transnazionali, e per tale motivo la sessione corrispondente C.30 si snoda in vari slot nei giorni 17 e 18 agosto. Per la chiusura del panel finale di giovedì 18, che include interventi di Brenda Yeoh (Univ. Singapore) e Thiago Bogossian (Univ. of Surrey), è stato selezionato il contributo “Avoiding Parsimony in Representations of Migrants’ Integration” proposto da Antonello Scialdone, responsabile della Struttura INAPP Economia civile e processi migratori. In tale proposta, che muove da una ricognizione comparata sulla letteratura internazionale, si focalizza l’attenzione sulle maggiori questioni di ordine metodologico e concettuale che vanno tenute in considerazione nella costruzione di un sistema di misurazione dei livelli di integrazione dei migranti.