Si svolge il 12 giugno l’evento “The Citizen Service. What socio-economic impacts for what return on investment? ” organizzato dal Platform for the Citizen Service.
Attualmente, in Belgio e altrove in Europa, la disoccupazione dei giovani adulti e la situazione dei “NEET” (Gioventù non occupata, istruzione o formazione) rimangono una preoccupazione importante, dati i costi umani, sociali e finanziari generati.
Alla luce di questo fatto inquietante e in un contesto di bilancio in cui gli investimenti pubblici mirano a massimizzare i rendimenti generati, sembra utile interrogarsi sugli impatti socioeconomici dei servizi civili, civili o dei cittadini. Sebbene questi programmi, come il servizio per i cittadini in Belgio, non abbiano uno scopo socioeconomico, è chiaro che il loro impatto in questo senso non deve essere trascurato, sia per i giovani che per la comunità.
Per affrontare questi elementi essenziali e fornire riflessioni stimolanti, la Piattaforma per il Servizio Cittadino ha invitato Federica De Luca (Inapp), esperta in materia di monitoraggio e valutazione del Servizio Civile, a un simposio che riunisce, tra gli altri, esperti del mondo accademico, della ricerca, think tank e vari attori socioeconomici di vari paesi europei.
Ciascuna di queste realtà è in grado di fornire una particolare prospettiva sulle questioni individuate, con questa domanda trasversale sullo sfondo: in che modo il Servizio Civile e, più in generale, i servizi civili o civici possono essere percepiti, al di là dei costi generati, come vere e proprie politiche di investimento pubblico che sfruttano il potenziale dei giovani che li svolgono?