Call for papers 3-2024 – scadenza 30 aprile

L’inclusione lavorativa degli immigrati: tra politica, economia e società

Guest editors: Maurizio Ambrosini, Madia D’Onghia

English version

Il numero tematico 3/2024 intende investigare i processi, le politiche e le implicazioni dell’inclusione degli immigrati nel mercato del lavoro italiano ed europeo, in una prospettiva interdisciplinare.

Assistiamo in questi ultimi anni a una ripresa di politiche per il reclutamento di lavoratori provenienti da paesi extra-UE, non soltanto ad alta qualificazione. In Italia il governo in carica ha previsto 450.000 ingressi nei prossimi tre anni, su richiesta delle organizzazioni imprenditoriali.

Una prima area tematica per cui si sollecitano contributi è quindi quella della governance dei nuovi ingressi per lavoro, compreso il quadro regolativo.

Una seconda area tematica si riferisce alle modalità d’inserimento degli immigrati nei mercati del lavoro dei paesi riceventi. Sappiamo che storicamente gli immigrati nelle società industriali sono arrivati per colmare le carenze di manodopera nei lavori manuali che non trovavano più candidati sufficienti nell’offerta di lavoro autoctona. Oggi la diffusione dello sfruttamento non riguarda solo i c.d. lavori delle 3D (dirty, dangerous and demanding) ma anche settori produttivi tecnologicamente avanzati o socialmente rilevanti, come la logistica, il care giving, la gig economy, il commercio e le attività industriali avanzate.

Sono emersi, inoltre, anche fabbisogni di lavoro qualificato (il settore più importante internazionalmente è quello sanitario) e politiche per attrarre skilled migrants. L’Italia e l’Europa meridionale si contraddistinguono per livelli relativamente bassi di disoccupazione tra gli immigrati, ma con persistenti difficoltà per essi ad accedere a posizioni qualificate. Di qui rilevanti problemi di overeducation e overqualification: gli immigrati mediamente sono occupati in lavori meno qualificati dei loro livelli d’istruzione e di qualificazione professionale, e sono più istruiti dei lavoratori nazionali che svolgono le medesime occupazioni. La concentrazione delle donne immigrate in attività domestiche e assistenziali ne è l’esempio più evidente. Per contro, il lavoro autonomo può rappresentare un percorso alternativo di mobilità sociale.

Una terza area tematica riguarda le modalità d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con i suoi aspetti critici. Risalta qui il ruolo delle reti migratorie e dei brokers etnici, sia in occupazioni regolari, sia in nicchie di economia sommersa. Datori di lavoro nazionali e immigrati possono favorire percorsi di regolarizzazione e integrazione, oppure sfruttare la debolezza legale e sociale dei nuovi arrivati. La discriminazione è un problema per vari aspetti rilevante nelle modalità d’inserimento e trattamento dei lavoratori immigrati, fino a forme multiple di sfruttamento, segregazione e violenze.

Una quarta area tematica potrà infine trattare il ruolo dei decisori pubblici e degli attori sociali nella regolazione del mercato del lavoro immigrato e le possibili proposte (anche di tipo normativo) di miglioramento degli assetti attuali.

Le questioni, anche intrecciate tra loro, su cui si sollecitano contributi di ricerca e riflessioni possono essere così riassunte:

  • politiche degli ingressi per lavoro e loro evoluzione nel tempo
  • efficacia e limiti delle procedure di regolarizzazione (c.d. sanatorie)
  • forme di reclutamento (“caporalato”) e condizioni di lavoro
  • carriere lavorative degli immigrati e relative difficoltà
  • overqualification e overeducation
  • ruolo delle reti migratorie
  • donne immigrate nel mercato del lavoro e forme di discriminazioni multiple
  • passaggio al lavoro autonomo
  • economia sommersa, sfruttamento lavorativo, policy di contrasto e prevenzione
  • accesso al welfare e ai servizi sociali
  • best practice di inclusione lavorativa e integrazione
  • sindacalizzazione e movimenti di protesta

Nell’ambito di queste tematiche, si sollecita la presentazione di saggi originali e non sottoposti ad altre riviste di lunghezza compresa tra le 5.000 e le 8.000 parole per la pubblicazione nel numero 3/2024 (Norme editoriali complete qui: https://www.inapp.gov.it/rivista-sinappsi/per-proporre-un-articolo). I saggi dovranno pervenire alla redazione di Sinappsi ([email protected]) entro il 30 aprile 2024, per essere avviati al referaggio (double blind peer review) a seguito di accettazione da parte del Comitato scientifico/editoriale della rivista. Si invitano comunque gli autori a comunicare in anticipo alla redazione (entro il 15 febbraio 2024) l’interesse a proporre un articolo, indicandone il titolo, gli autori, la lingua (italiano o inglese) e il tema.

CONTATTI

La Redazione: [email protected]


Call for Papers – SINAPPSI n. 3/2024 – deadline 30th April

Labour inclusion of immigrants: between politics, economy and society

Guest editors: Maurizio Ambrosini, Madia D’Onghia

The thematic issue no. 3/2024 aims to investigate the processes, policies and implications of the inclusion of immigrants in the Italian and European labour market from an interdisciplinary perspective.

In recent years we have witnessed a resurgence of policies for recruiting workers from non-EU countries, not only high-skilled ones. In Italy, the current government has planned 450,000 entries over the next three years, at the request of business organisations.

Hence, a first thematic area for which contributions are solicited is the governance of new labor entries, including the regulatory framework.

A second thematic area relates to how immigrants fit into the labour markets of receiving countries. We know that, historically, immigrants in industrial societies arrived to fill labour shortages in manual jobs that no longer found sufficient candidates in the native labour supply. Today, the spread of exploitation affects not only so-called 3D jobs (dirty, dangerous and demanding) but also technologically advanced or socially relevant production sectors, such as logistics, care giving, the gig economy, trade and advanced industrial activities.

In addition, there is also a need for skilled labour (the most important sector internationally is healthcare) and policies to attract skilled migrants. Italy and southern Europe are characterised by relatively low levels of unemployment among migrants, but with persistent difficulties for them to access skilled positions. Hence, relevant problems of overeducation and overqualification are to be found: immigrants on average are employed in jobs that are less skilled than their levels of education and professional qualifications, and are more educated than national workers in the same occupations. The concentration of immigrant women in domestic and care work is the most obvious example. In contrast, self-employment may represent an alternative path of social mobility.

A third thematic area concerns how labour supply and demand meet, with its critical aspects. The role of migratory networks and ethnic brokers, both in regular occupations and in niches of the informal economy, stands out here. Domestic and immigrant employers can either favor paths to regularization and integration or exploit the legal and social weakness of newcomers. Discrimination is a relevant issue from several standpoints in the way immigrant workers are integrated and treated, up to and including multiple forms of exploitation, segregation and violence.

Finally, a fourth thematic area deals with the role of public decision-makers and social actors in regulating the immigrant labour market and possible proposals (including regulatory ones) to improve the current arrangements.

The topics, considered alone or intertwined, on which research contributions and reflections are called for can be summarised as follows:

  • labour entry policies and their evolution over time
  • effectiveness and limits of regularisation procedures (so-called sanatoriums)
  • illegal forms of recruitment (“caporalato”) and working conditions
  • immigrants’ working careers and related difficulties
  • overqualification and overeducation
  • the role of migratory networks
  • migrant women in the labour market and forms of multiple discrimination
  • transition to self-employment
  • informal economy, labour exploitation, law enforcement and prevention policies
  • access to welfare and social services
  • best practices of labour inclusion and integration
  • unionisation and protest movements

Under these topic, we encourage the submission of original papers (not submitted to other journals) of length between 5,000 and 8,000 words for publication in Issue 3/2024 (Full Editorial Standards are here: https://www.inapp.gov.it/rivista-sinappsi/english-version). The papers must be submitted to the editorial staff of Sinappsi ([email protected]) by April 30, 2024, in order to proceed to referee (through a double-blind peer review) following acceptance by the journal’s Scientific/Editorial Committee. Authors are nonetheless encouraged to notify the editors in advance (by February 15, 2024) of their interest in submitting a paper, indicating ita title, authors, language (Italian or English) and topic.

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The editorial staff: [email protected]