Delibera Giunta provinciale 25 Agosto 1997, n. 4082

  • Emanante: 4
  • Provincia: Bolzano
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 49
  • Data fonte: 14/10/1997
Approvazione delle modalita' dl presentazione di progetti da ammettere al cofinanziamento del fondo sociale europeo - anno 1997/98 obiettivo 3

Thesaurus: Agenzie per il lavoro

Delibera

  • Di approvare le circolari allegate sulle modalita’ di presentazione dei progetti di formazione e sulla natura dei costi ammissibili per i progetto obiettivo 3 – anno 1997/98;
  • Di prendere atto che il presente provvedimento nono comporta alcun impegno di spesa per l’amministrazione Provinciale.
  • Di pubblicare la presente delibera e la circolare allegata nel Bollettino Ufficiale della Regione trentino – alto adige.

Circolare sulle modalita’ di presentazione dei progetti di formazione da realizzare con il contributo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 1998-1999

Obiettivo 3

1. Premessa

Attraverso la presente circolare si vogliono delineare gli obiettivi e le modalita’ generali di accesso al programma operativo approvato in sede comunitaria con decisione n. C (94) 3240 del 21/12/194 adottata nel quadro di quanto previsto dai regolamenti CEE n. 2081 del consiglio del 20.07.1993, n. 2082 del 20.07.1993, n. 2084 del 20.07.1993 pubblicato sulla G.U. Ce. Serie l n. 193 del 31/7/93. Nel rispetto di quanto previsto nel qcs dell’obiettivo 3 (decisione CEE n. C (94) 1417 del 5/8/94) e nel programma operativo, considerate le disposizioni della legge quadro in materia di formazione professionale del 21112/78 n. 845, dell’articolo 9 della legge 1917193 n. 236 riguardante “interventi urgenti a sostegno dell’occupazione” e della lp 2917l86, n. 20 relativa ai “progetti di formazione professionale da realizzare con i contributi del Fse”, la l p. 12111192, n. 40 a titolo “ordinamento della formazione professionale” e loro successive modificazioni, si stabilisce quanto di seguito indicato.

2. Obiettivi e struttura del programma operativo

I regolamenti citati costituiscono la base di riferimento giuridico per la gestione delle azioni fse. La presente circolare riguarda i cinque assi del programma operativo dell’attivita’ formativa del Fondo Sociale Europeo.

  • Asse 1 – inserimento e reinserimento professionale di disoccupati di lunga durata o esposti alla disoccupazione di lunga durata
  • Asse 2 – raffinamento della formazione iniziale ed inserimento dei giovani nel mercato del lavoro
  • Asse 3 – integrazione o reintegrazione sul mercato del lavoro degli esclusi sociali
  • Asse 4 – promozione delle pari opportunita’ tra uomini e donne sul mercato del lavoro.
  • Asse 5 – sostegno alla realizzazione delle azioni del fse, preparazione e valutazione, rafforzamento dei sistemi formativi e d’impiego

3. Azioni ammissibili

Le tipologie di azioni ammissibili sono:

  • Orientamento e preformazione
  • Formazione
  • Accompagnamento e supporto alla fondazione
  • Aiuti alla mobilita’ e all’occupazione
  • Studi, ricerche e progetti pilota
  • Formazione formatori
  • Azioni di diffusione ed informazione

4. Articolazione del programma operativo e destinatari degli interventi

Asse 1: inserimento professionale di disoccupati esposti alla disoccupazione di lunga durata con gli interventi programmabili sull’asse 1 si intende favorire l’integrazione o la reintegrazione nel mercato del lavoro di soggetti, giovani ed adulti, i quali risultino disoccupati da oltre 12 mesi o che rischino tale stato. La percentuale di concentrazione’ degli interventi per questo asse e’ circa del 12%. Sulla base della tipologia di utenza destinataria degli interventi nell’asse 1 viene individuata la seguente articolazione in sub-assi:

  • Sub-asse 1.1 – azioni a favore di disoccupati di lunga durata o esposti al rischio di disoccupazione di lunga durata che non possiedono un titolo di studio o una qualifica professionale. L’utenza e’ composta da soggetti, giovani, ed adulti i quali, privi di qualifica professionale, non hanno completato, per qualsiasi motivo, un regolare corso di studi. Nei confronti di questa utenza si possono prevedere, in accompagnamento ad interventi di formazione professionale, azioni di orientamento, preformazione e rimotivazione che consentano di analizzare la predisposizione verso forme di lavoro dipendente o autonomo.
  • Sub-asse 1.2 – azioni a favore di disoccupati di lunga durata in possesso di un titolo di studio o qualifica professionale dimostratosi inadeguato a garantire l’occupazione. Sono destinatari di questo sub-asse soggetti giovani ed adulti non occupati i quali abbiano conseguito un titolo di studio, diploma di laurea, titolo professionale certificato dimostratosi “debole” aspetto ad un proficuo inserimento nel mondo del lavoro e che risultino disoccupati da almeno 12 mesi o che rischino di diventarlo. Le azioni tenderanno ad adeguare le competenze e le conoscenze dell’utente agli standard professionali richiesti dal mondo produttivo non assicurati dal titolo di studio posseduto. Anche in questo sub-asse, come nel precedente, e’ comunque ipotizzabile il ricorso a pacchetti integrati, con misure di accompagnamento ed azioni di formazione in senso stretto.
  • Sub-asse 1.3 -azioni a favore di soggetti iscritti nelle liste di mobilita’ di cui alla legge 223/91 e successive modifiche. Nei riguardi di questa tipologia di utenza si ipotizzano forme di intervento complesso che, muovendo da un’analisi individuale delle conoscenze e delle competenze e da una valutazione del potenziale, prevedano l’utilizzo integrato di azioni di orientamento e rimotivazione, di recupero di conoscenza e competenze, di riconversione mirata ad effettive possibilita’ occupazionali. Le risorse di questo sub-asse possono altresi dare sostegno ai progetti di lavoro socialmente utili i quali prevedano specifiche azioni formative finalizzate all’inserimento professionale.
  • Sub-asse 1.4 -azioni a favore di lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria rientrano in questo sub-asse gli interventi rivolti a dipendenti di imprese in crisi temporanea o aziendale o interessate da processi di ristrutturazione i quali vengano successivamente reintegrati nel mondo del lavoro in attuazione anche di accordi sindacali che prevedano programmi di fondazione. Avranno quindi azioni con carattere di aggiornamento, specializzazione o riqualificazione che potranno essere accompagnate da interventi di orientamento e/o rimotivazione particolarmente rilevanti in considerazione delle caratteristiche dell’utenza.

Asse 2: rafforzamento della formazione iniziale ed inserimento dei giovani nel mercato del lavoro le azioni facenti capo all’asse 2 sono destinate a giovani di eta’ non superiore ai 25 anni compiuti (salvo le eccezioni piu’ avanti specificate riguardanti i laureati e contrattisti di formazione e lavoro) che non sono ancora entrati nel mercato del lavoro. La percentuale di concentrazione degli interventi per questo asse e’ circa del 65%. Obiettivo dell’asse e’ quello di garantire il raggiungimento di standard minimi di competenze professionali da spendere proficuamente all’atto del primo impiego. L’asse si propone anche come ambito privilegiato dell’innovazione formativa in tal senso si favoriranno la ricerca e la realizzazione di interconnessioni tra i vari sistemi formativi, formazione professionale Provinciale, istituti tecnici e professionali di stato, universita’ e la successiva articolazione tra questi ed il mondo del lavoro, con il ricorso a strumenti come il contratto di formazione lavoro. L’asse si articola nei sub-assi che vengono qui di seguito evidenziati:

  • Sub-asse 2.1 – azioni a favore dei giovani in uscita dalla scuola dell’obbligo (o giovani che non hanno assolto l’obbligo). Si tratta delle azioni che costituisco” il cosiddetto “consolidato” (corsi di orientamento e formazione di base) sui quali si intende incidere sotto l’aspetto qualitativo, con una valorizzazione delle esperienze dirette nel mondo produttivo o di azioni specifiche rivolte a giovani sotto i 18 anni con difficolta’ di inserimento in percorsi scolastici e/o formativi.
  • Sub-asse 2.2 – azioni a favore di giovani assunti con contratto di formazione/lavoro beneficiari di provvedimenti legislativi di inserimento lavorativo anche a termine. Con le azioni rientranti in questo sub-asse vuole cogliere l’obiettivo di dare maggiore stabilita’ all’inserimento lavorativo. Destinatari di tali interventi sono i giovani neoassunti, anche con contratto di formazione/lavoro o con altra tipologia contrattuale, anche a termine, attualmente esistente e/o di futura adozione, previo accordo sindacale. Per questa tipologia di utenza si puo’ prescindere dal lignite di eta’ di 25 anni laddove la normativa di riferimento ne preveda uno diverso.
  • Sudasse 2.3 – azioni a favore di giovani diplomati e laureati nonche’ interventi professionalizzanti all’interno dei percorsi di diploma universitario (laurea breve) con riferimento alle azioni post-laurea saranno ammessi soggetti fino a 27 anni compiuti. In linea generale le azioni inserite in questo sub-asse vogliono costituire il momento integrativo della preparazione culturale di grado medio e superiore consentendo ai giovani beneficiari di acquisire le competenze e le conoscenze professionali richieste per un proficuo inserimento lavorativo. Gli interventi saranno rivolti a profili professionali di carattere impiegatizio, amministrativo e tecnico o costituiranno il necessario sostegno ad intraprendere attivita’ professionali o di lavoro autonomo. Particolare importanza sara’ poi data allo sviluppo di nuove attivita’ imprenditoriali da parte dei giovani. Si prevedono percorsi integrati dove, oltre all’aspetto formativo, si dara’ spazio ad azioni di orientamento e di motivazione. Gli interventi post-laurea dovranno consentire di istituire un forte raccordo tra il mondo universitario, i centri di ricerca e le realta’ delle imprese. Le azioni saranno spiccatamente innovative e di ricerca e potranno sostanziarsi anche in periodi di stage applicativi presso le aziende. E’ necessario un numero minimo da 15 a 18 salvo eccezioni autorizzate.
  • Sub-asse 2.4 – azioni integrative nei confronti dei giovani frequentanti i corsi degli istituti professionali di stato ed istituti tecnici di stato ad indirizzo tecnico, agrario, contabile, artistico, ecc. Integrazione tra il sistema formativo e quello scolastico. Con tali interventi ci si propone di conseguire un arricchimento professionale dell’istruzione dei giovani, favorendo l’ingresso qualificante nel mondo del lavoro.

Asse 3. Rimuovere reintegrazione delle persone esposte al rischio di esclusione dal mercato del lavoro. In questo sub-asse vengono ricomprese le azioni a favore delle cosiddette “fasce debolin, con utenza disoccupata sia giovane che adulta. La situazione particolare dei destinatari dell’asse conduce a rafforzare gli interventi di formazione professionale con incisive azioni di accompagnamento quali l’orientamento, la motivazione, rimotivazione e la formazione formatori. L’articolazione in sub-assi e’ quella di seguito indicata. La percentuale di concentrazione degli interventi per questo asse e’ circa dell’8 per cento:

  • Sub-asse 3.1 – azioni a favore di migranti, immigrati e nomadi i progetti che rientrano in questo sub-asse dovranno essere rivolti a soggetti extra comunitari immigrati nel territorio in regola con le vigenti leggi in materia e provenienti da paesi in via di sviluppo e da altre aree depresse . L’azione non sara’ esclusivamente di formazione professionale in senso stretto ma si estendera’ ad interventi di orientamento, motivazione, recupero di conoscenze e preformazione. La difficolta’ della lingua, la carenze di qualifiche professionali spendibili nella nostra realta’ lavorativa, le stesse difficolta’ di mantenimento rappresentano aspetti da cui non si puo’ prescindere nella programmazione degli interventi del sub-asse in questione.
  • Sub-asse 3.2 -azioni a favore di portatori di handicap le azioni da attivare nei confronti di questa utenza devono mirare ad effettivi inserimenti lavorati si operera’ quindi su soggetti che, svantaggiati da limiti individuali, possano comunque essere oggetto di azioni integrate di orientamento e formazione professionale attraverso cui guidare il loro inserimento stabile e produttivo nel mondo del lavoro. In questo ambito assume particolare rilievo il ricorso ad interventi di formazione/formatori con la sperimentazione di nuove tipologie educative.
  • Sub-asse 3.3 – azioni a favore di detenuti ed ex detenuti tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti. Anche in questo sub-asse le peculiarita’ dell’utenza inducono a prevedere azioni formative mirate ad un reinserimento dei soggetti nel mercato del lavoro ed accompagnate da interventi di orientamento, rimotivazione e formazione/formatori.

Asse 4: promuovere la pari opportunita’ per uomini e donne nel mercato del lavoro la presenza femminile e’ evidentemente non esclusivamente ristretta a quest’asse ma diffusa in tutti gli ambiti di intervento. Rientreranno pertanto nel presente contesto quelle azioni caratterizzate da finalita’ di promozione e diffusione delle pari opportunita’ tra uomini e donne nel mondo del lavoro. Agli interventi di formazione professionale propriamente detti si accompagneranno azioni di orientamento al lavoro autonomo nonche’ misure relative a servizi di assistenza di persone a carico ed a servizi di custodia di bambini in eta’ prescolare. La percentuale di concentrazione degli interventi per questo asse e’ circa dell’8%. I sub-assi di intervento sono:

  • Sub-asse 4.1 – azioni a favore di donne che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro dopo un periodo di prolungata assenza. In questo ambito sono considerate donne adulte disoccupate che per motivi diversi, non so” entrate nel mondo del lavoro o ne sono uscite precocemente per scelta autonoma e che intendono iniziare o riprendere a lavorare. Nei loro confronti si dovra’ sviluppare un azione di formazione professionale tendente al conseguimento di qualifiche richieste dal mondo produttivo nonche’ al recupero di conoscenze e abilita’ pregresse per coloro che intendono riprendere a lavorare. Tali azioni potranno essere opportunamente precedute da interventi di orientamento e rimotivazione e sostenute da azioni di assistenza che facilitino l’accesso alle opportunita’ formative. Si potranno attuare anche interventi di formazione mirati alla creazione di lavoro autonomo.
  • Sub-sse 4.2 – azioni a favore di donne interessate ad operare in settori nei quali sono sottorappresentate – promozione pari opportunita’ in questo ambito sono considerate donne di diversa eta’ interessate ad inserirsi in settori lavorativi in cui la componente femminile e’ sottorappresentata. Si tratta di soggetti con titoli di studio, qualifiche ed esperienze professionali diversificate nei cui confronti occorre predisporre azioni formative che tengano conto delle condizioni di partenza e che tendano a recuperare conoscenze ed abilita’. Tali azioni dovranno essere finalizzate al conseguimento di qualifiche richieste dal mercato del lavoro e attuate secondo strategie che tendano ad accrescere le opportunita’.

Asse 5: sostegno alla realizzazione delle azioni del fse, preparazione e valutazione, rafforzamento dei sistemi formativi e d’impiego obiettivo dell’asse e’ di migliorare la programmazione dell’insieme delle attivita’ cofinanziate attraverso il raccordo delle azioni previste con le politiche del lavoro, della formazione e dell’istruzione; conoscere l’efficienza e l’efficacia dei sistemi formativi; individuare criteri per migliorare la qualita’ dell’offerta formativa le azioni dovranno essere strettamente connesse con i contenuti e le attivita’ cofinanziate e previste dal programma operativo. La percentuale di concentrazione degli interventi per quest’asse e circa del 7 per cento.

5. Durata

La durata delle iniziative formative previste non dovra’ indicativamente superare i seguenti limiti (escluse le misure di accompagnamento):

Allegato al file ale00983arlex.txt

6. Soggetti proponenti

Potranno presentare progetti:

  • Enti di formazione
  • Enti pubblici ed enti privati
  • Enti bilaterali costituiti dalle parti sodali
  • Imprese, anche del movimento cooperativo, e loro consorzi
  • Associazioni con finalita’ formative e sociali
  • Comuni e loro consorzi

7. Requisiti di ammissibilita’

L’ammissibilita’ dei progetti sara’ riscontrata pre ventivamente in relazione ai seguenti elementi:

  • La completezza della documentazione
  • Il rispetto della normativa riportata al punto 1
  • Il rispetto dell’asse di riferimento e dei destinatari previsti

8) priorita’

A) priorita’ europee

A 1 vengono considerati prioritari i progetti che promuovono l’occupabilita’ dei destinatari con interventi riferiti alle indicazioni del libro bianco “crescita, competitivita’ ed occupazione” commissione delle comunita’ europee 1993 e riguardanti i nuovi bacini d’impiego e cioe’:

  • La protezione dell’ambiente (conservazione delle zone naturali e degli spazi pubblici, trattamento delle acque e risanamento delle zone inquinate, controllo delle norme sulla qualita’, individuazione di dispositivi per il risparmio energetico);
  • Le attivita’ ricreative e culturali;
  • Il turismo;
  • Il miglioramento della qualita’ della vita (rinnovamento dei vecchi quartieri e dei vecchi habitat per migliorare il comfort e garantire meglio la sicurezza, sviluppo dei trasporti pubblici locali resi piu’ confortevoli, frequenti, accessibili e sicuri, offerta di nuovi servizi nelle aree rurali);
  • I servizi zonali di assistenza (assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili, assistenza sanitaria, preparazione pasti e lavori domestici, custodia bambini in eta’ prescolare e, fuori orario scolastico, degli scolari, assistenza ai giovani in difficolta’, offerta di attivita’ ricreative, sportive e inquadramento dei piu’ svantaggiati, sicurezza degli immobili destinati ed abitazione, servizi di assistenza in aree rurali e nei quartieri decentrati)

A 2 vengono considerati prioritari i progetti che r rispondono alle priorita’ indicate dal libro bianco “insegnare ad apprendere: verso la societa’ conoscitiva” Commissione Europea 1996 ed in particolare quelli che:

  • Favoriscono l’acquisizione di nuove conoscenze attraverso la creazione di un nuovo sistema di riconoscimemo delle competenze tecniche e professionali;
  • Avvicinano la scuola e l’impresa e sviluppano l’apprendimento in europa collegando, tramite rete, i centri di apprendimento dei paesi europei e che favoriscono la mobilita’ degli appresi disti
  • Lottano contro l’emarginazione e offrono una seconda opportunita’ formativa attraverso pro. Grammi complementari a quelli europei o con forme di parternariato con le imprese;
  • Favoriscono il possesso di tre lingue comunita’ rie anche con l’istituzione di un marchio di qua lita’ da riconoscere alle smole che sviluppano meglio l’apprendimento delle lingue;
  • Favoriscono parita’ di trattamento dell’investimento materiale e formativo incoraggiando le imprese e le autorita’ pubbliche che compio. No sforzi in questa direzione.

B) priorita’ locali in riferimento ai documenti di programmazione provinciale la Giunta provinciale di Bolzano considera prioritari i progetti rientranti nel piano pluriennale per la formazione professionale 1996/98. Inoltre attribuisce attenzione a progetti riguardanti

  • Lo sviluppo del lavoro autonomo e dell’azienda cooperativa;
  • La sperimentazione di forme di telelavoro e di lavoro interinale;
  • La qualita’ totale e la normativa sulla sicurezza;
  • L’innovazione dei processi tecnici e gestionali;
  • Le tecniche di produzione ecocompatibili;
  • I servizi sociali e alla persona compresi gli interventi di animazione sociale,
  • Il rispetto ambientale e il risparmio energetico;
  • Il marketing;
  • La formazione rivolta a figure di base nel campo alberghiero, della ristorazione e dell’edilizia;
  • La doppia qualificazione e la permeabilita’ fra il sistema di formazione professionale e quello scolastico;
  • I percorsi con caratteristiche di internazionalizzazione.

Le priorita’ sopra elencate dovranno riguardare in particolare le fasce di utenza e i settori di intervento individuati dal programma dell’attivita’ formativa 199~99 del fsf che viene di seguito riportato in sintesi

Asse 1: inserimento professionale di disoccupati esposti alla disoccupazione di lunga durata i progetti, per coloro che non sono in possesso di titolo di studio o qualifica, dovranno riguardare l’automeccanica, l’office automation, l’elettromeccanica e le qualifiche di base nel settore ambientale, nella cooperazione e nel settore alberghiero. Ai lavoratori disoccupati provvisti di titolo di studio o qualifica si dovranno fornire opportunita’ nei settori seguenti: area vendite, informatica, manutenzione, trasporto, lavoro autonomo e servizi sociali per entrambe le categorie dovranno essere previste azioni di sostegno per la job creation con particolare riferimento al settore della cooperazione.

Asse 2: facilitare l’inserimento professionale dei giovani alla ricerca di un posto di lavoro. Destinatari: giovani in uscita dalla formazione professionale o dal sistema scolastico con fasce d’eta’ fino a 25 anni per i diplomati, 27 per i laureati e 32 per i contratti formazione lavoro. L’intervento dovra’ riguardare soprattutto i diplomati sia per offrire servizi formativi per la transizione al lavoro, sia per rispondere alla domanda di specializzazione sostitutiva della formazione universitaria. Dovranno anche essere previste misure per la sperimentazione di corsi di base innovativi per valorizzare i percorsi professionali dell’apprendistato, per migliorare gli aspetti qualitativi della formazione dei contrattisti e per la sperimentazione di formazione integrata con gli istituti scolastici. Data la forte diversificazione dei beneficiari di quest’asse si potranno organizzare attivita’ di formazione che riguardano tutti i settori economici nel rispetto comunque delle priorita’ locali.

Asse 3: promuovere l’integrazione delle persone esposte al rischio di esclusione dal mercato del lavoro. Tra le categoria esposte a rischio di esclusione dal mercato e’ stata assegnata una priorita’ agli immigrati, ai disabili, ai tossicodipendenti e ad altri soggetti svantaggiati con un peso prevalente per i lavoratori portatori di handicap. Contenuti: l’esperienza precedente ha rilevato l’esigenza di una formazione che integrasse attivita’ didattiche ad attivita’ di sostegno, recupero, orientamento ed inserimento dei beneficiari. Dovra’ quindi essere potenziato questo tipo di approccio con azioni che interessano i seguenti settori: alberghiero, manutenzione e saldo-carpenteria. Per i disabili si dovra’ potenziare l’approccio tramite un percorso di formazione e di stage nei settori in particolare dell’informatica, nel socio-sanitario, nell’artigianato artistico e nell’estetica per coloro che sono maggiormente colpiti dall’emarginazione, detenuti, ex detenuti e tossicodipendenti, dovranno essere previsti interventi con metodologie particolarmente finalizzate a stimolare la motivazione alla frequenza. Le azioni di sostegno psicologico, di orientamento e accompagnamento dovranno integrare in modo consistente le attivita’ formative. Le aree dovranno essere quelle piu’ congeniali all’utenza e piu’ sensibili al possibile recupero di questi soggetti e cioe’: cooperazione, sociale, alberghiero e informatica operativa.

Asse 4: promuovere la pari opportunita’ per uomini e donne nel mercato del lavoro. Destinatari: donne che si reinseriscono nel lavoro o che non dispongono di qualifiche richieste dalle imprese e che sono sotto rappresentate in determinati settori. Il programma va inquadrato in un assemblaggio di iniziative che vanno dalla consulenza all’orientamento, all’assistenza formativa, alla formazione, al supporto, all’occupazione e alla creazione di attivita’ autonome. Tenendo come prioritari i settori nei quali le donne risultano sotto rappresentate, artigianato e industria, si dovra’ favorire l’ingresso nel comparto della distribuzione, del turismo e del sociale. Si cerchera’ inoltre di privilegiare i profili che richiedono doti e capacita’ di creativita’, di comunicazione, rapporti relazionali, organizzazione, soluzione di problemi, animazione e lavoro di gruppo.

Asse 5: sostegno alla recitazione delle azioni di’ fse, preparazione e valutazione, rafforzamento dei sistemi formativi e di impiego. La domanda dell’amministrazione provinciale e’ indirizzata verso studi ed analisi in grado di circoscrivere le problematiche e offrire soluzioni organizzative efficaci. ~ secondo bisogno concerne il modello valutativo avviato con la passata programmazione e che richiede un approfondimento e miglioramenti tecnico/statistici, operativi e procedurali. Vi e’ poi l’esigenza di professionalizzare le risorse presenti nell’amministrazione provinciale orientando le loro competenze verso la direzione delle risorse umane formazione continua e permanente). Destinatari delle azioni per il rafforzamento dei sistemi formativi e di impiego sono prevalentemente i dipendenti della Provincia autonoma (servizi formativi e uffici del lavoro) e gli operatori di organizzazioni formative private. L’attivita’ dovra’ riguardare: studi e progetti pilota, formazione formatori, servizi di assistenza tecnica a sostegno dell’attivita’ formativa pubblica di natura programmatoria e valutativa, azioni di diffusione e informazione.

9. Costi ammissibili (personale e allievi)

I costi massimi della docenza equivalgono ai compensi massimi fissati dalla Giunta provinciale da corrispondere a relatori e moderatori di coni di formazione (al netto di IV a e al lordo di irpef). Indennita’ di frequenza o borsa di studio fino ad un massimo di l. 3.000 orarie unicamente a favore delle fasce deboli il programma operativo prevede un costo ora/allievo medio di circa l 25.000 ed un numero medio di 15 allievi per corso (salvo altre indicazioni relative all’asse di riferimento). Costi eventualmente superiori andranno specificamente motivati in sede di progettazione. Per maggiori dettagli vedasi la circolare riguardante la natura dei costi ammissibili per le attivita’ formative finanziate dal fse.

10. Valutazione e selezione dei progetti.

I progetti presentati secondo le prescrizioni del j formulario devono rispondere ai requisiti di ammissibilita’ elencati nella presente circolare e vengono valutati in base alle seguenti dimensioni e criteri:

Allegato al file al000e983arlex1.txt

Ai soggetti che presentano per la prima volta un progetto, nella dimensione “corsi erogah in precedenze, verro’ attribuito comunque un punteggio. Quest’ulffmo saro’ dato talpunteggio medio ottenuto in quella dimensione ragli and’ che hanno gia’ cropro intervenb formah’vi cofinanziani tal fonto sociale europeo. Maggiori informazioni sul sistema ti valutazione adottato potranno essere richieste al servizio tel fonto sociale europeo.

La commissione provinciale per il fse, sulla base della graduatoria effettuata applicando i criteri sopra elencati dal gruppo di valutazione istituito presso il servizio del fse, provvede alla selezione dei progetti. La stessa viene successivamente approvata dalla Giunta provinciale ed il suo esito comunicato agli enti interessati.

11. Erogazione del finanziamento

L’erogazione del finanziamento pubblico, ai sensi della legge n. 20 art. 4 e successive modifiche, verra’ effettuata sulla base della convenzione stipulata con l’ente erogatore come segue:

  • 60% massimo quale anticipazione all’avvio delle attivita’
  • 30% di un eventuale secondo anticipo a meta’ delle attivita’
  • La quota restante a saldo dopo l’approvazione del rendiconto finale.

12. Obblighi del soggetto realizzatore

Gli obblighi del soggetto realizzatore sono precisati nella convenzione che viene stipulata, dopo l’approvazione del progetto, con la provincda autonoma di Bolzano.

13. Termini per la presentazione delle domande

Le domande per ottenere il contributo del fondo sodale europeo, a favore delle attivita’ finanziabili, devono pervenire alla Provincia autonoma di Bolzano -ufficio mercato del lavoro – servizio f.s.e. – via piave n. 2, Bolzano – entro k ore 17 lei 45 giorno dalla data di pubblicazione della circolare sul Bollettino Ufficiale della Provincia autonoma di Bolzano. Le domande pervenute in data successiva non potranno essere accettate. Fa fede la data del timbro postale. I soggetti interessati alla realizzazione delle azioni formative devono presentare i progetti sulla base delle indicazioni contenute nella presente circolare utilizzando il formulario e gli allegati a disposizione presso il servizio del fse. Le domande devono essere corredate da tutti gli allegati previsti. In caso di incompletezza e qualora le domande non consentano una corretta istruttoria saranno considerate non accoglibili.