
- Regione: Toscana
- Fonte: B.U.R.
- Numero fonte: 49
- Data fonte: 20/12/2007
Thesaurus: Economia dello sviluppo
LA GIUNTA REGIONALE
Vista la L.R. 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale) e sue successive modifi che e integrazioni;
Visto e richiamato l’art. 12 bis della suddetta legge regionale, introdotto con la legge regionale 61/2004, che disciplina il Patto per lo sviluppo locale (Pasl) quale strumento ad adesione volontaria, di natura negoziale tra la Regione, gli enti locali, le parti sociali, le associazioni ambientaliste e altri soggetti pubblici e privati, per il coordinamento e l’integrazione delle rispettive determinazioni programmatorie e progettuali;
Visto il Programma regionale di sviluppo 2006-2010 (PRS), approvato dal Consiglio regionale con Risoluzione n. 13 del 19.7.2006, il quale individua nei 25 Progetti integrati regionali (PIR) le priorità dell’azione della Regione Toscana nell’attuale legislatura e nei Patti per lo sviluppo locale (Pasl) lo strumento di coordinamento tra le priorità programmatiche contenute nei PIR e quelle espresse dal territorio;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 223 del 3.4.2006, con la quale sono state adottate le procedure per l’approvazione dei Patti per lo sviluppo locale, ai sensi dell’art. 12bis della legge regionale n. 49/1999;
Vista la deliberazione n. 149 del 26 febbraio 2007 con la quale sono stati approvati i Patti per lo sviluppo locale tra Giunta regionale e le Amministrazioni provinciali toscane e il Circondario Empolese Valdelsa, ai fi ni della loro sottoscrizione;
Visto che nella suddetta deliberazione le priorità contenute nei Pasl – quale espressione della concertazione svolta dalle Amministrazioni provinciali e dal Circondario Empolese Valdelsa a livello territoriale, nell’ottica di una reciproca condivisione delle rispettive priorità – risultavano raccordate ai Progetti integrati regionali individuati dal PRS 2006-2010, tenuto conto che il PRS stesso individua l’attribuzione di risorse a valere sui PIR tra risorse regionali, fondo FAS, fondi FESR (competitività e cooperazione territoriale), FSE, e FEASR e che pertanto i Pasl rappresentano una possibile forma di master plan dell’attuazione territoriale del PRS;
Considerato che la suddetta deliberazione della Giunta regionale 149/2007 ha articolato gli interventi contenuti nei Pasl in tre fasce: 1. progetti inseriti all’interno di programmi e/o progetti di iniziativa regionale; 2. progetti di iniziativa locale coerenti con la programmazione regionale, giudicati prioritari dalla Regione, dalle Amministrazioni provinciali e dal Circondario Empolese Valdelsa; 3. progetti di iniziativa locale, coerenti con la programmazione regionale, ma che presentano un minor grado di priorità per la Regione; Considerato che alle tre categorie di progetti suddetti si sono aggiunte anche le idee progettuali, caratterizzate da un minor livello di dettaglio ma che rivestono una rilevanza strategica e condivisa a livello regionale e locale;
Considerato che non sono stati inseriti nei Pasl: a. i progetti giudicati non coerenti con le politiche regionali a seguito dell’istruttoria posta in essere dalle DG competenti per materia sulla base del PRS 2006- 2010; b. i progetti ritenuti non valutabili, in quanto mancanti di un suffi ciente livello di dettaglio informativo ai fi ni della valutazione stessa; c. i progetti inerenti il programma promozionale attuato da Toscana Promozione e derivante dal Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE), che trovano in altri strumenti la loro sede di negoziazione; d. i progetti legati alla viabilità di livello sub-regionale e che non sono direttamente funzionali al conseguimento di altre priorità; e. i progetti concernenti aiuti di stato in quanto non negoziabili ai sensi della normativa comunitaria vigente in materia; e che pertanto tali tipologie di interventi non potranno essere presentati per un eventuale aggiornamento dei Pasl già sottoscritti;
Considerato che i Pasl presentati sono stati il frutto di un‘ampia negoziazione tra i livelli di governo territoriali e le parti sociali interessate, per ogni ambito al quale il Pasl si è sviluppato, così come dichiarato dalle Amministrazioni provinciali e dal Circondario Empolese Valdelsa;
Considerato che nella primavera 2007 sono stati sottoscritti dal Presidente della Giunta regionale, dai presidenti delle Amministrazioni provinciali e dalla Presidente del Circondario Empolese Valdelsa, i Pasl di rispettiva competenza;
Considerato che la delibera 149/2007 individua il Pasl come quadro di riferimento: – per ogni eventuale e ulteriore documento di concertazione a livello territoriale previsto dai vari strumenti di programmazione settoriale della Regione di questa legislatura, compresi i nuovi programmi europei del ciclo 2007-2013, compatibilmente con quanto previsto dai regolamenti comunitari, e gli accordi programma quadro della nuova programmazione negoziata prevista dal Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) – per l’allocazione prioritaria delle risorse previste dai diversi programmi europei e dagli APQ, coerentemente con i criteri di eligibilità degli interventi, nei limiti di quanto previsto dai regolamenti applicativi, integrando eventualmente le consultazioni e le forme di partecipazione già esperite con quelle previste dalla normativa comunitaria vigente e che pertanto le Amministrazioni provinciali e il Circondario Empolese Valdelsa sono tenuti ad operare nel quadro delle medesime coerenze e vincoli in relazione ai programmi e alle risorse ad essi assegnate e gestite direttamente, in particolare nel campo delle politiche del lavoro e della formazione, per i Piani locali di sviluppo rurale e per i Piani di sviluppo socio economico delle Comunità montane;
Considerato altresì che la delibera di Giunta 149/2007 prevedeva: – una ulteriore valutazione da parte dei settori regionali competenti per materia – ai fi ni della defi nizione e dell’erogazione dei fi nanziamenti relativi, nell’ambito delle risorse disponibili nel bilancio regionale (risorse libere, fondi Stato, fondi UE) e nel rispetto della normativa comunitaria, statale e regionale di riferimento – dei progetti inseriti nei Pasl in relazione all’attuazione degli stessi – la possibilità di un’integrazione delle varie priorità contenute nelle proposte di Pasl, d’intesa tra la Giunta regionale, le Amministrazioni provinciali, il Circondario Empolese Valdelsa e gli altri livelli di governo locale, entro il periodo di validità della presente legislatura;
Visto il Documento di programmazione economica e fi nanziaria 2008, approvato dal Consiglio regionale con Risoluzione n. 45 del 24.7.2007, il quale aggiorna l’ammontare delle risorse disponibili per l’attuazione dei PIR, con particolare riferimento alla chiusura della negoziazione con la Commissione europea sulla nuova programmazione comunitaria, e riconferma i Pasl provinciali tra gli strumenti di attuazione del Progetto integrato regionale “Partecipazione, governance, sistema delle autonomie, aree vaste, sicurezza”;
Ritenuto opportuno, ai fi ni dell’attuazione e del possibile aggiornamento dei Patti per lo sviluppo locale, a fronte della defi nizione degli strumenti strategici della programmazione regionale, dei POR relativi ai fondi europei e dell’utilizzo dei fondi FAS, individuare alcune linee di indirizzo per l’Amministrazione regionale, nel rapporto con le Amministrazioni provinciali e gli altri Enti locali;
Ritenuto inoltre opportuno raccordare il processo di aggiornamento dei Pasl provinciali con l’attuazione del Pasl di Area vasta metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, fi rmato il 27 luglio 2007, e con il processo di elaborazione dei Pasl di Area vasta Centro Meridionale per le province di Grosseto, Siena, Arezzo, e Nord Occidentale, per le province di Lucca, Pisa, Massa Carrara e Livorno, con riferimento agli interventi di livello e natura sovraprovinciale; Visto il parere favorevole reso nella seduta del 5 ottobre 2007 dal Comitato tecnico della programmazione, individuato dalla deliberazione di Giunta n. 223 del 3/4/2006 sopra citata, come l’organismo di coordinamento ai fi ni della verifi ca delle coerenze tra la programmazione regionale settoriale e le proposte progettuali presentate nei singoli Pasl;
Vista l’intesa raggiunta al tavolo interistituzionale Regione-Enti locali del 19/11/2007;
A voti unanimi
DELIBERA
1. di confermare il Patto per lo sviluppo locale (Pasl) come il master plan dell’attuazione territoriale del PRS e delle priorità progettuali da esso defi nite attraverso i Progetti integrati regionali, per l’attuale legislatura; di confermare pertanto le priorità progettuali contenute nei Pasl sottoscritti come il quadro di riferimento strategico per l’allocazione prioritaria delle risorse previste dai diversi piani di settore regionali, dai programmi comunitari e dagli Accordi di Programma Quadro, coerentemente con i criteri di eligibilità degli interventi, nei limiti di quanto previsto dai regolamenti applicativi;
2. di approvare le seguenti linee d’indirizzo per l’aggiornamento e l’attuazione dei Pasl sottoscritti tra Regione Toscana, le dieci Amministrazioni provinciali e il Circondario Empolese Valdelsa:
a) nell’ambito dell’avvio del monitoraggio sull’attuazione dei Pasl, le Amministrazioni provinciali e il Circondario Empolese Valdelsa provvederanno, in rapporto con i soggetti che hanno sottoscritto i Pasl a livello locale, a verificare, rispetto al contenuto dei Pasl sottoscritti:- i progetti più avanzati o conclusi (quelli cioè che non necessitano di nuovi fi nanziamenti) o i progetti non ritenuti più d’interesse per il territorio- i progetti cantierabili e in fase di avvio (che è possibile fi nanziare con gli strumenti del nuovo ciclo di programmazione europea, con i fondi FAS o con i fondi ordinari regionali) che potranno essere presentati dai territori nei bandi o manifestazioni di interesse di livello regionale e negli altri strumenti di attuazione – le idee progettuali che si sono trasformate in progetti, che potranno essere utilizzate anch’esse per i bandi e le altre modalità di attuazione;
b) alla luce degli esiti di tale verifi che, che le Province e il Circondario dovranno svolgere in raccordo con l’Amministrazione regionale, potranno essere apportati aggiustamenti ai contenuti progettuali del Pasl, con l’inserimento di nuovi progetti non previsti nella versione del Pasl sottoscritto e prevedendo la contemporanea esclusione di altri non più prioritari, nell’ambito della stessa politica, fermo restando l’impianto dei Patti vigenti con riferimento alle priorità condivise; le proposte di modifi ca presentate dalle Province dovranno essere adeguatamente motivate ed avere le seguenti caratteristiche: – sostitutività: l’inserimento come prioritario di un nuovo progetto comporta che uno o più dei progetti inseriti nei Pasl (nella fascia 2 di individuazione da parte della negoziazione provinciale), relativi alla stessa politica di intervento, venga spostato nella fascia non prioritaria o escluso dal Pasl, tenuto conto anche del rilievo economico degli stessi; questo principio può trovare delle eccezioni per quelle politiche di intervento in relazione alle quali non sia stata individuata nel Pasl alcuna priorità progettuale o specifi cità territoriale (a livello di area urbana o di territorio montano); – concertazione: i progetti nuovi debbono avere un analogo livello di concertazione territoriale dei progetti contenuti attualmente nei Pasl, che sono frutto di condivisione tra Province e relativi territori; viene pertanto confermato il ruolo delle Province come snodo intermedio del processo di programmazione; – raccordo e coerenza dei nuovi progetti con gli assi prioritari del Pasl sottoscritto; – modifi che limitate per numero di progetti e impatto fi nanziario degli stessi; – progettualità almeno preliminare o defi nitiva degli interventi aventi carattere di investimento proposti per l’integrazione dei Pasl; – inammissibilità di nuove idee progettuali;
c) l’invio della proposta di modifi ca del Pasl deve essere effettuato, da parte delle Amministrazioni provinciali e dal Circondario Empolese Valdelsa, all’Area di Coordinamento programmazione e controlli (Settore strumenti della programmazione), previa concertazione a livello provinciale e verifi ca dello stato di avanzamento delle azioni in base al sistema di monitoraggio citato, entro le due seguenti possibili fi nestre di aggiornamento: 31/01/2008 e 31/07/2008; in relazione ai diversi tempi di elaborazione degli strumenti attuativi delle politiche regionali;
d) i progetti oggetto della proposta di modifi ca che perverranno dalle Amministrazioni provinciali e dal Circondario dovranno essere elaborati secondo il modello di scheda di cui all’allegato A della delibera 223/2006 concernente le procedure di elaborazione dei Patti per lo sviluppo locale; le schede dovranno essere complete nei loro contenuti e coerenti con i criteri del punto b) del presente provvedimento, evidenziando per ogni nuovo progetto il rispetto del criterio della sostitutività; qualora le proposte risultassero mancanti degli elementi sopra indicati non saranno acquisite ai fi ni dell’istruttoria; l’Area di coordinamento Programmazione e controllo provvederà al coordinamento delle istruttorie che saranno svolte dalle Direzioni generali della Giunta regionale competenti per materia;
e) le proposte di aggiornamento dovranno rispettare gli stessi parametri individuati dalla delibera 149/2007 che prevedevano l’esclusione dei progetti: – giudicati non coerenti con le politiche regionali a seguito dell’istruttoria posta in essere dalle DG competenti per materia sulla base del PRS 2006-2010; – ritenuti non valutabili, in quanto mancanti di un suffi ciente livello di dettaglio informativo ai fi ni della valutazione stessa; – inerenti il programma promozionale attuato da Toscana Promozione e derivante dal Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE), che trovano in altri strumenti la loro sede di negoziazione; – legati alla viabilità di livello sub-regionale e non direttamente funzionali al conseguimento di altre priorità; – concernenti aiuti di stato in quanto non negoziabili ai sensi della normativa comunitaria vigente in materia; e che pertanto tali tipologie di interventi non potranno essere presentati per un eventuale aggiornamento dei Pasl già sottoscritti;
f) il complesso delle modifi che sarà recepito in appositi atti amministrativi (delibere di Giunta a livello regionale e provinciale). Tali modifi che non potranno rimettere in discussione l’impianto e gli assi strategici previsti dai rispettivi Patti e pertanto non comporteranno una nuova sottoscrizione da parte dei Presidenti delle Amministrazioni regionale, provinciali e del Circondario;
g) al termine di questa fase di aggiornamento, il Pasl si verrà a confi gurare pertanto come lo strumento esclusivo di individuazione delle priorità progettuali sul territorio, ai fi ni dell’accesso ai fi nanziamenti, legati ai piani di settore regionali, strumenti di programmazione comunitaria, APQ, coerentemente con i criteri di eligibilità degli interventi, nei limiti di quanto previsto dai regolamenti applicativi dei vari strumenti di attuazione;
h) una ulteriore valutazione delle priorità progettuali contenute nei Pasl sarà svolta da parte dei settori regionali competenti per materia, ai fi ni della defi nizione e dell’erogazione dei fi nanziamenti relativi ai vari strumenti di attuazione, nell’ambito delle risorse disponibili nel bilancio regionale (risorse libere, fondi Stato, fondi UE) e nel rispetto della normativa comunitaria, statale e regionale di riferimento e dei criteri di condizionalità e ammissibilità previsti dai POR dei fondi strutturali;
i) le Amministrazioni provinciali e il Circondario Empolese Valdelsa sono tenuti ad operare, nel quadro delle medesime coerenze e vincoli, in relazione ai programmi e alle risorse ad essi assegnate e gestite direttamente, in particolare nel campo delle politiche del lavoro e della formazione e per i Piani locali di sviluppo rurale e i Piano di sviluppo socio economico della Comunità montane;
l) le Amministrazioni provinciali e il Circondario Empolese Valdelsa sono tenute a garantire altresì, in un’ottica di raccordo tra programmazione e pianifi cazione territoriale, la coerenza tra le progettualità presenti nei Pasl e i piani territoriali di coordinamento di loro competenza;
m) il processo di aggiornamento dei Pasl delle Province di Firenze, Prato, Pistoia e del Circondario Empolese Valdelsa, andrà raccordato con il percorso di attuazione del Pasl di Area vasta metropolitana, firmato il 27 luglio 2007, per i contenuti di livello sovra provinciale;
n) le priorità progettuali di livello sovra provinciale contenuti nei Pasl provinciali, anche a seguito del loro aggiornamento, saranno il riferimento programmatico per l’elaborazione dei Pasl delle aree vaste della Toscana Centro Meridionale, per le province di Grosseto, Siena e Arezzo, e Nord Occidentale, per le province di Lucca, Pisa, Massa Carrara e Livorno.
Il presente provvedimento è pubblicato per intero sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana.