
- Emanante: 3
- Regione: Emilia Romagna
- Fonte: B.U.R.
- Numero fonte: 161
- Data fonte: 14/11/2000
Abstract:
In sintesi il presente atto contiene, oltre l’iniziale analisi del contesto regionale, i risultati del precedente periodo di programmazione, la strategia di sviluppo delle risorse umane e l’ammodernamento dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione, il piano di finanziamento, l’impatto previsto del programma ed, infine, gli indicatori e le disposizioni di attuazione. vi sono misure preventive o curative e progetti a carattere trasversale in tema interregionale e di pari opportunita.
Visti: – il Regolamento (CE) n. 1260/1999 del 21 giugno 1999 recante le disposizioni generali sui Fondi strutturali comunitari definendo in particolare nuovi obiettivi su cui concentrare l’azione dei Fondi; – il Regolamento (CE) n. 1783/1999 del 12 luglio 1999 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale; – il Regolamento (CE) n. 1784/1999 del 12 luglio 1999 relativo al Fondo sociale europeo; – il Regolamento (CE) n. 1257/1999 del 17 maggio 1999 che definisce la nuova azione della Comunita’ attraverso la riorganizzazione degli strumenti di sostegno allo sviluppo rurale; – il “Quadro di riferimento per sviluppare le risorse umane, aumentare e migliorare l’occupazione” trasmesso il 27/9/1999 dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale all’Unione Europea, cosi’ come previsto dai Regolamenti comunitari sopra citati; – il Piano nazionale per l’occupazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale riguardante le proposte dello Stato membro nell’ambito dell’Obiettivo 3 nell’Italia centro-settentrionale, per il periodo dall’1/1/2000 al 31/12/2006; – il Quadro comunitario di sostegno (in seguito denominato QCS) Ob. 3 Regioni centro nord per il periodo 2000/2006, approvato dalla Unione Europea con decisione C/1120 del 18/7/2000; richiamate le proprie deliberazioni: – n. 1802 del 5 ottobre 1999, approvata dal Consiglio regionale con atto n. 1280 del 3/11/1999, di adozione del documento “Quadro di riferimento ed orientamenti per un utilizzo coordinato dei fondi dell’Unione Europea da parte della Regione Emilia-Romagna per il periodo di programmazione 2000-2006”; – n. 1947 del 26 ottobre 1999, approvata dal Consiglio regionale con atto n. 1275 del 3/11/1999 “Adozione del documento di orientamento per il programma operativo della Regione Emilia-Romagna Ob. 3 – Fondo sociale europeo 2000/2006”; – n. 403 dell’1 marzo 2000 “Approvazione linee guida per l’elaborazione del Complemento di programmazione regionale Ob. 3 – 2000/2006”; considerato che nella fase di negoziato con l’Unione Europea sul QCS Ob. 3 2000/2006 e sui Programmi operativi regionali Ob. 3 – 2000/2006, svoltosi nel semestre gennaio-luglio 2000, e’ stato raggiunto un accordo in merito ai temi sotto specificati: 1. Tasso di cofinanziamento Il tasso di cofinanziamento del FSE viene portato dal 50% richiesto al 45% del costo totale ammissibile, come nel precedente periodo di programmazione. 2. Struttura di programazione 2.1 Misure preventive/curative Viene identificato un obiettivo specifico destinato ad azioni preventive all’interno della Misura A.1 “Organizzazione dei nuovi servizi per l’impiego” e della Misura A.2 “Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell’approccio preventivo”; per la Regione Emilia-Romagna la quota e’ pari all’84,505% del costo totale mentre e’ definita al 70% a livello di QCS. Viene poi inserita un’ulteriore Misura A.3 nell’Asse A “Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da piu’ di sei o dodici mesi”. 2.2 Viene inserita nell’Asse D la nuova Misura D.2 che concerne l'”Adeguamento delle competenze della pubblica Amministrazione”. 2.3 Spese per l’assistenza tecnica Il 3% delle risorse totali del QCS dovra’ essere destinata all’assistenza tecnica; l’Asse viene ripartito in due Misure al fine di tenere distinta la Misura riferita alle azioni comprese nelle regole generali, ossia regolate da disposizioni comunitarie, dalla Misura riferita ad azioni escluse da tali disposizioni (concernenti per es. informazione, pubblicita’, valutazione esterna, ecc.). 2.4 Ripartizione di risorse tra Regioni e tra Regioni e Ministero del Lavoro E’ stato raggiunto un accordo sulla ripartizione delle risorse tra Regioni e tra Regioni e Ministero del Lavoro, consistente nell’accettazione della proposta iniziale delle autorita’ italiane. 3. Questioni di carattere trasversale 3.1 Progetti interregionali Ai progetti interregionali viene riservata una quota finanziaria pari almeno al 3% delle risorse totali stanziate nel QCS; tale percentuale e’ fissata a livello di Programma operativo regionale Emilia-Romagna (in seguito denominato POR) per un ammontare di 37 milioni di Euro del costo totale. 3.2 Piccoli sussidi per capitale sociale Ai piccoli sussidi per capitale sociale verra’ riservata una quota finanziaria non inferiore allo 0,5% delle risorse totali stanziate nel QCS; analoga percentuale e’ fissata a livello di Programma operativo regionale Emilia-Romagna per un valore pari a 6.000.000 di Euro. 3.3 Ruolo delle Amministrazioni centrali Viene prevista a livello di QCS la stipula di accordi quadro con le Amministrazioni centrali per la realizzazione nei POR di politiche nazionali nel campo dell’istruzione, della ricerca, delle pari opportunita’, della formazione pubblica e delle politiche sociali. 3.4 Concentrazione del FSE nelle zone dell’Ob. 2 A livello finanziario le aree Ob. 2 riceveranno il 5% pro-capite in piu’ rispetto alle aree non territorializzate. 3.5 Sostegno alle PMI Viene fissata una riserva finanziaria per le PMI a livello di QCS pari al 75% delle risorse per le attivita’ formative della Misura D.1; la quota del POR Emilia-Romagna e’ pari all’80%. 3.6 Introduzione di indicatori per la societa’ dell’informazione. 4. Pari opportunita’ All’Asse E del QCS, dedicato alle pari opportunita’, viene assegnato il 10% delle risorse finanziarie totali. Tale percentuale si dovra’ differenziare a livello regionale tenendo conto della diversa situazione delle donne nel mercato del lavoro e nella disoccupazione; nel POR Emilia-Romagna tale quota e’ fissata al 10,3%. 5. Procedure di selezione dei progetti Nel QCS viene riportato l’impegno ad utilizzare, di norma, procedure di evidenza pubblica per la selezione dei progetti; preso atto delle conclusioni del negoziato con la Commissione Europea nei termini precedentemente succitati che hanno portato all’individuazione delle proposte del Programma operativo Ob. 3 FSE periodo 2000/2006; considerato che il testo del Programma operativo regionale, aggiornato sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea, costituisce il quadro di riferimento per le attivita’ regionali volte a sviluppare, nel periodo 2000/2006, il mercato del lavoro e le risorse umane; vista la decisione della Unione europea n. 2066 del 18/9/2000 che approva il Programma operativo Regione Emilia-Romagna – FSE – Obiettivo 3 – 2000/2006, allegato, quale parte integrante della presente deliberazione; dato atto del parere favorevole espresso dal Direttore generale Lavoro e Formazione professionale dott.ssa Cristina Balboni in merito alla regolarita’ tecnica e alla legittimita’ del presente atto, ai sensi dell’art. 4, comma 6, della L.R. 19 novembre 1992, n. 41 e della predetta deliberazione 2541/95; su proposta dell’Assessore alla Scuola, Formazione professionale, Universita’, Lavoro, Pari opportunita’;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di prendere atto del Programma operativo Regione Emilia-Romagna Ob. 3 FSE periodo 2000/2006 – allegato, quale parte integrante della presente deliberazione, approvato dalla Unione Europea con decisione n. 2066 il 18/9/2000;
2) di pubblicare il presente atto deliberativo, unitamente all’allegato parte integrante dello stesso, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
.
L’ALLEGATO ALLA PRESENTE NORMA e CONSULTABILE SUL BUR N.161 DEL 14/11/2000