La Storia

Ente pubblico di ricerca, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche è stato istituito nel 1973 con l’iniziale denominazione di Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol), mantenuta per oltre quarant’anni sino alla riforma della governance delle politiche del lavoro realizzata nel quadro del Jobs Act.

La mission iniziale dell’Isfol era quella di accompagnare la formazione professionale nella prima fase di decentramento regionale delle competenze in tale materia, codificata nella legge quadro n. 845/1978, svolgendo una funzione di raccordo istituzionale tra amministrazioni centrali e locali e risultando, di fatto, il principale centro di raccolta, ricerca, analisi, informazione e valutazione sulle esperienze di attuazione delle politiche di formazione in Italia, cui hanno guardato per decenni gli operatori e le stesse amministrazioni centrali e locali.

Sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, è riconosciuto nel 1979 “Ente di notevole rilievo”, nel 1989 “Ente Pubblico appartenente al comparto degli Enti Pubblici di Ricerca” l’Isfol ha svolto e promosso attività di studio, ricerca, sperimentazione, documentazione, informazione, consulenza e assistenza tecnica. Dal 1990 è entrato a far parte del Sistema statistico nazionale.

Con lo sviluppo della programmazione comunitaria, l’attività dell’Ente ha conosciuto una fase di espansione avvenuta di pari passo con il processo di decentramento amministrativo legato alla riforma del Titolo V della Costituzione.

Nell’ambito delle politiche e dei sistemi formativi, la ricerca si è focalizzata soprattutto sulle politiche e le offerte per la formazione iniziale, permanente e continua, sui sistemi di accreditamento e qualità delle risorse strutturali e umane dei sistemi formativi, sulle metodologie per l’apprendimento volte alla definizione di standard e dispositivi per la certificazione delle competenze e il loro riconoscimento, sulle politiche e i dispositivi per l’orientamento a supporto delle politiche di lifelong learning.

Quanto all’assistenza tecnica, sin dalla seconda metà degli anni Ottanta, l’Isfol ha fornito supporto al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in materia di politiche comunitarie per la valorizzazione delle risorse umane, in particolare ha supportato le Azioni di sistema del Fondo sociale europeo attraverso l’elaborazione di metodologie, strumenti e sperimentazioni volte a sostenere la programmazione, il monitoraggio e la diffusione delle azioni cofinanziate, ed è stato organismo beneficiario del Fondo sociale europeo e Struttura di assistenza tecnica di diverse iniziative e programmi comunitari. L’Isfol è stato Punto locale decentrato Eurodesk, Punto nazionale EQF, Centro nazionale Europass e Centro risorse nazionale per l’orientamento nella sede di Benevento.

In questa fase le aree tematiche di interesse per l’Istituto si sono estese alle politiche sociali e per il lavoro. Tale estensione di competenze ha trovato pieno e formale riconoscimento nello Statuto dell’Ente del 2003.

Sin dalla prima istituzione nel 1994 del Programma per il settore Vocational Education and training (VET), meglio noto come Programma Leonardo da Vinci, e oggi in qualità di Agenzia nazionale del Programma Erasmus+ per l’ambito Istruzione e formazione professionale, l’Istituto ha contribuito all’implementazione di tutti i cicli di programmazione di questo dispositivo dell’Unione europea.

A partire dal 31 maggio 2010 all’Isfol sono trasferite le funzioni e le attività di ricerca a supporto dell’elaborazione delle politiche sociali svolte dal soppresso Istituto per gli affari sociali (IAS), già Istituto italiano di medicina sociale (IIMS).

Dal 1° dicembre 2016 l’Ente assume la denominazione di Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, il cui ruolo strategico nel nuovo sistema di governance delle politiche sociali e del lavoro dell’Italia è stabilito dal decreto legislativo n. 150/2015.

Il 17 marzo 2022 è stata inaugurata la sede operativa di Benevento, nata per sviluppare attività di ricerca e di assistenza tecnico-scientifica specifica per l’area del Mezzogiorno, e per offrire un punto di contatto e di confronto per gli amministratori locali e gli operatori della formazione, nell’ottica dell’integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche di sviluppo del territorio.