Operazioni a titolarità 4

Migliorare la qualità dei sistemi e dei dispositivi di istruzione e formazione professionale per agevolare le transizioni e la rispondenza alle esigenze dei sistemi produttivi.

Linee di intervento

1.     Competenze per il lavoro nella filiera lunga della formazione tecnico-professionale. L’attività intende alimentare il quadro informativo delle filiere formative IeFP e IFTS (di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) che compongono un pezzo importante della cosiddetta filiera lunga della formazione tecnico-professionale (IeFP, IFTS e ITS). Tale quadro informativo risulta indispensabile in un panorama nazionale privo di un sistema informativo dedicato alla formazione professionale. Si tratta di un patrimonio conoscitivo costruito negli anni da Inapp, attraverso una costante attività di presidio delle filiere, necessario a innalzare la qualità del sistema e a supportare gli attori istituzionali deputati alla sua governance (MLPS, MIM, Regioni, VET provider). 

2.     Competenze chiave per l’occupabilità. La linea di attività si propone di analizzare e contribuire a sviluppare, a livello di sistema e di prassi formative, le competenze trasversali (soft skill) oggi unanimemente riconosciute come l’elemento maggiormente discriminante rispetto alla selezione, da parte dei datori di lavoro, delle risorse da impiegare in azienda, nell’ambito della filiera lunga della formazione tecnico-professionale, per supportare l’occupabilità degli individui in un contesto caratterizzato da fenomeni di accelerazione del progresso tecnico e tecnologico. 

3.     La qualità della formazione e il sistema di accreditamento dei VET provider. La linea di attività si propone di contribuire a migliorare la qualità dei servizi formativi erogati sul territorio, diffondendo nell’istruzione e formazione professionale un approccio alla valutazione e all’autovalutazione, orientando al contempo le politiche formative alla crescita culturale verso “l’assicurazione della qualità” a livello di sistema. Saranno dunque condotte ricerche per mappare, analizzare e valutare l’efficienza e l’efficacia di metodologie e strumenti nazionali e internazionali per la qualità della formazione, alla luce dei più recenti indirizzi europei. 

4.     Policy, metodologie e dispositivi per sostenere le transizioni al lavoro. Si intende costruire una solida base informativa sui percorsi dei giovani tra scuola, formazione e lavoro, attraverso la realizzazione di una indagine rivolta ad un campione rappresentativo di popolazione di 18-34 anni. In particolare, verranno analizzati i percorsi di istruzione e formazione e le determinanti delle scelte, il rapporto con il lavoro, le modalità di inserimento al lavoro, le esperienze che supportano la transizione, le caratteristiche di quanti sono in una condizione di NEET. Il focus è sulle attività di formazione che i giovani svolgono prima, durante e dopo la prima esperienza lavorativa, per sviluppare le conoscenze e le competenze ritenute importanti ai fini di un inserimento stabile nel mondo del lavoro. 

5.     Formazione continua e Apprendimento degli adulti. L’attività intende contribuire all’analisi dei sistemi della formazione continua e dell’apprendimento degli adulti, anche in collegamento con le dinamiche evolutive caratterizzanti la transizione digitale ed ecologica delle imprese e in relazione agli esiti dell’Anno europeo delle competenze. Per la formazione continua, si fa riferimento al lavoro sia privato che alle dipendenze della PA. Inoltre, rientrano nel campo di ricerca le dinamiche caratterizzanti l’apprendimento intergenerazionale, l’Age management e l’invecchiamento attivo, promossi anche all’interno delle politiche di welfare aziendale. Infine, si intende promuovere l’analisi dello sviluppo del lavoro autonomo, dell’offerta di formazione manageriale e delle pratiche di responsabilità sociale dell’impresa.